martedì 5 aprile 2011

Nuovo allarme buco dell'ozono

La situazione del buco dell'ozono continua a destare allarme: le più recenti rilevazioni di marzo, effettuate dal satellite Envisat dell'Esa, hanno rilevato «livelli minimi record di ozono sul settore euro-atlantico dell'emisfero settentrionale».
Agenzia Spaziale Europea sostiene che la causa di questo record negativo sia da attribuire ai vortici polari, venti insolitamente forti che avrebbero impedito alla massa atmosferica sul Polo Nord di mescolarsi con l'aria delle latitudini più basse generando, così, temperature particolarmente rigide.
Le masse di aria fredda che in questo modo si son venute a creare, dopo essere state colpite dalla luce solare, avrebbero rilasciato atomi di cloro e bromo, meglio noti come CFC, clorofluorocarburi, responsabili della distruzione dell'ozono.






L'Omm (organizzazione mondiale meteorologia) però fornisce una diversa interpretazione dei dati.
Secondo l'agenzia scientifica che fa capo all' Onu, i veri responsabili della distruzione dello strato di azoto sarebbero le sostanze nocive che persistono nell'atmosfera e un inverno molto rigido nella stratosfera.
L'ultima volta che nella stratosfera si sono registrate temperature così basse è stato nel 1997 e i ricercatori stanno tentando di capire perché gli ultimi due inverni artici siano stati così rigidi e se questi eventi siano da correlare al riscaldamento globale terrestre e al relativo cambiamento climatico.

Fonte www.bitcity.it

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